Lo scorso dicembre il comune di Picerno ha pubblicato una manifestazione di interesse per un servizio tecnico di ingegneria e/o architettura da effettuarsi con spirito di liberalità e gratuità avente per oggetto interventi di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. Di norma, ogni attività lavorativa è presunta a titolo oneroso, salvo si dimostri la sussistenza di finalità di solidarietà in luogo di quella lucrativa; è noto, infatti, nel nostro ordinamento che la fattispecie del rapporto di lavoro subordinato non ricorre soltanto in vista di adeguata retribuzione ma anche per “affectionis vel benevolentiae causa”. Fermo restando la “nobile causa” di tale manifestazione di INTERESSE, non si è tenuto presente il responso di alcune sentenze che ha ribadito la presunzione di gratuità del rapporto di lavoro connaturata al vincolo di “affezione e solidarietà” è legata al coniuge, ai parenti e gli affini, grazie alla convivenza ed alla condivisione del tenore di vita. Alla luce di ciò e considerata la natura poco chiara e motivata di tale “manifestazione”, forse, essa era rivolta solo ai parenti e affini dell’ente e/o amministrazione vista la natura di essi preposta alla solidarietà e alla donazione dimostrata per altre nobili cause, oppure, era rivolta verso coloro nei quali opera un’altissima comunanza spirituale giacchè l’incessante crescere, nella nostra comunità, di congregazioni religiose che operano in tal senso e dal momento che la giurisprudenza ha esteso la presunzione di gratuità ANCHE fra i conviventi qualora vi sia una comune spiritualità. Di fatto, sta che anche l’agenzia delle entrate si è interessata alla questione delle prestazioni rese a titolo gratuito dai professionisti; il lavoro non retribuito per questioni di amicizia o legami di parentela, potrebbe portare alla conclusione che si stia lavorando a nero con conseguente evasione fiscale. Benevolentiae causa o Benevolentiae dolo???? Leonardo Sciascia direbbe: … “A ciascuno il suo” Ma a ritirar la Benevolentiae causa pare sia sopraggiunto il “sensus benevolentiae”: o per assenza di partecipanti o per prevaricamento del buon senso ………………………… TENTAR non nuoce! - Emiliano Buono - |
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Maggio 2020
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